Le passioni sono il motore delle azioni

Improvvisazione teatrale

Occhi negli occhi e poi la prima battuta

Portare gli esercizi in scena

Occhi negli occhi, una musica di sottofondo e poi la prima battuta, è un esercizio che di solito funziona molto bene.
Perché non portare questa intensità in scena?
La connessione e l’intensità che si crea fra i due attori rende la scena credibile e godibile.
La prima battuta in questo caso è fondamentale.
Cosa mi ha suscitato la musica, cosa mi ha dato e cosa ha dato all’altra persona?
Provo a dire quello che provo!

Ecco che parte un’ improvvisazione basata non sul cosa ma sul come, in particolare sul come mi sento, su quali emozioni provo, stiamo già dando un corpo differente all’improvvisazione.
Il motivo dello stato d’animo del personaggio lo scopriremo un passo alla volta
Chi riceve la battuta, può decidere come reagire, anche lui ha fatto lo stesso processo e proverà a sua volta la sua emozione.
Come lo ha cambiato la battuta che ha sentito?
Che fare? Rimanere fedeli alla propria emozione? Cambiarla?
Probabilmente la risposta giusta è fai quello che senti. Vivi l’emozione. E’ più importante la reazione dell’azione!

La reazione

La reazione deve essere reale e coerente e fatta con i tempi giusti.
Se ricevo una bella notizia posso reagire all’istante gioendo, abbracciando.
Se ricevo una brutta notizia posso anche reagire senza parlare, prendermi del tempo, sedermi, guardare fuori dalla finestra e poi rispondere.
Il silenzio riempie più di tante parole.
Il pubblico durante i silenzi si interroga, ha il tempo di chiedersi cosa risponderebbe lui oppure si domanda il perché di quel silenzio, cosa nasconde quel personaggio? Qual è la sua storia?
“Occhi negli occhi” porta con se anche un altro concetto, significa essere presente nella scena in due. Avere la massima concentrazione e lavorare con l’altro.
Spesso anche se si è in due, l’altro viene ignorato. Ognuno segue il suo pensiero e la storia che ha in mente.
Essere connessi e concentrati è fondamentale perché facilita quella che è una delle componenti fondamentali per l’improvvisazione, l’ascolto.

La prima battuta oltre ad esprimere un emozione, può essere usata per spiazzare da subito l’altro dandogli una notizia importante.
Facciamo accadere le cose subito, vedere la reazione è più interessante piuttosto che 5 minuti di chiacchiere sul nulla, parlando di ciò che si sta facendo (delle divagazioni parlerò in un altro post)
Non deve essere necessariamente qualcosa di tragico, esempio
“Ha chiamato tua madre, sta arrivando qui”
La reazione può essere nulla, viene tutti i giorni, ma è interessante?
Forse ci interessa di più se non la vedi da anni, ami tua madre, la odi?
La storia da questa semplice frase può prendere mille direzioni.
Come sempre sono decisive le relazioni. Non sta arrivando il postino, sta arrivando qualcuno di importante.

I due in scena chi sono?

Amici, marito e moglie, coppia omosessuale e la madre non lo sa.
Immaginate già le possibili conseguenze basate sulla scelta di chi siamo.
“Sono 3 anni che siamo sposati e tua madre finalmente si degna di venirci a trovare”, perché non ci è mai andata e ora si? Forse non è andata neanche al matrimonio?
“Finalmente è arrivata mia madre, almeno oggi mangerò per bene! Lei non è come te!”, ecco che vedremo un conflitto moglie suocera ed un marito mammone

Come sempre, quando è chiara la relazione poi è più facile andare avanti..